Abbiamo scelto Alborg come sede per visitare il nord della Danimarca, praticamente la parte finale dello Jutland, quello che nell'immaginario collettivo è un dito, l'indice.
Siamo infatti a poco più di un'ora da Skagen, famosa per la sua luce e per la corrente di artisti che per questa ragione è nata qui. Date le condizioni meteo odierne, mi sa che hanno goduto di tutt'altra luce rispetto a quella che abbiamo trovato noi, seppure devo ammettere che in questi giorni in Danimarca ho trovato una luce bellissima, e sto parlando soprattutto per le fotografie, anche se spesso è capitato che era bella in viaggio, quando non c'era niente di interessante da visitare, per poi essere "normale" quando occorreva essere speciale, ma va bene lo stesso...
Dicevamo di Skagen. Una volta arrivati alla punta della penisola troviamo subito a lato del parcheggio quello che sto cercando. Una cosa che mi mancava, che avremmo potuto fare in Islanda, ma che alla fine non abbiamo fatto, sto parlando di un'escursione con un mezzo particolare, il trattore.Si, proprio un trattore. Qui a Grenen c'è infatti un trattore che traina una specie di bus e conduce i turisti fino alla spiaggia. In realtà non è per niente indispensabile, il tragitto è relativamente breve e si può fare dall'altra parte comodamente a piedi. Ma volete mettere l'esperienza in sè?Arriviamo col nostro bel trattore proprio alla punta dove si incontrano il Mar Baltico ed il Mar Nero e ci sembra quasi che uno sia praticamente calmo, mentre l'altro, fino al punto di congiunzione, anche un po' tumultuoso. Terminato il poco tempo a disposizione per qualche scatto, rientriamo sul bus/trattore per tornare al parcheggio, da qui prendiamo i sentieri a piedi, ma c'è poco altro di interessante.
Chiediamo all'autista del trattore dove si trovano le grosse dune e ci indica sulla cartina un posto leggermente più a sud di dove siamo. Prima di andarci però, è doveroso un giro per il centro di Skagen. Strada facendo ci fermiamo anche alla chiesa Den Tilsandede. Per i più avventurosi, è possibile anche salire fin su in cima.
Da qui raggiungiamo la località delle dune attraversando un paesaggio chiazzato di erica. Parcheggiamo l'auto e seguiamo gli altri turisti sulle dune. Purtroppo il cielo è nuvoloso e sono poco fotogeniche. Ci pensa un gruppo di scolari presumibilmente in gita ad animare la giornata e permettermi di fare qualche scatto mentre loro salgono e scendono dalle dune, non disdegnando nemmeno di rotolarsi. Ci siamo avventurati un bel po', quasi si perde il senso dell'orientamento e alla fine rientriamo al parcheggio mentre inizia anche a piovigginare. Tutto sommato ci è andata bene.
Raggiungiamo la graziosa e tranquilla cittadina di Saeby, dove trascorriamo qualche ora rilassandoci un po' in questa giornata che ci godiamo con ritmi particolarmente lenti rispetto ai nostri standards. Ci aspettano altre due tappe, il tempo non è dei migliori, ma non ci vogliamo rinuciare.
La prima è un pittoresco maniero del XVI secolo immerso in un faggeto, il secondo è secondo me uno dei più bei castelli che abbiamo visto in questi giorni, vale a dire Voegard Slot. Data l'ora, li troviamo entrambi chiusi al pubblico, ma ce li godiamo in solitudine.
Ultimissima tappa della giornata, prima di rientrare in hotel, è il sito di Lindholm hoje, a pochi km dal nostro hotel ad Aalborg e ci passiamo. Il museo è chiuso, ma nel parco che custodisce tantissime tombe vichinghe dell'età del ferro è possibile entrare. Il cielo è estremamente minaccioso. Cerco di fare molto velocemente, prima che inizi a piovere, mentre Anna Luisa più saggiamente resta ben riparata in auto; scopro che all'interno ci sono tante capre a brucare l'erba tra le tombe, scatto qualche foto anche se il posto non mi entusiasma, ma solo per ricordo e successiva documentazione sul blog. Loro sono tranquille e sembrano tollelarmi pacificamente, ma quando inizia a piovigginare e si radunano sotto ad un albero, non resisto alla tentazione di avvicinarmi, quando vedo dal mirino che una di queste mi sta fissando e si sta dirigendo proprio verso di me, in maniera anche piuttosto minacciosa! E' lì che, mentre lei inizia a seguirmi e dietro di lei le altre, me la dò a gambe levate fino a chiudermi dietro le spalle il cancelletto del parco. Pochi istanti e son tutte lì. Per fortuna sta iniziando a piovere più insistentemente e la mia fuga dà meno nell'occhio ad un gruppo di danesi che si è raccolto nell'unico punto coperto del parcheggio per un pic nic. Via in macchina, quindi in hotel. Qui, dopo aver ammirato un bel doppio arcobaleno, chiediamo alla receptionist un consiglio per la cena e lei ci indica due ristoranti, uno tipico danese e l'altro, il suo preferito. Optiamo per questo, la Stygge Krumpen e ne rimaniamo molto contenti. Le cameriere sono gentilissime e premurose e i piatti ottimi. Conto salatino come sempre, ma ormai ci abbiamo fatto l'abitudine. Rientriamo in hotel, domani ci aspetta infatti una tappa intermedia durante il nostro ritorno a Copenhagen.
Fabio
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