La sveglia suona presto, abbiamo infatti prenotato il ritiro dell'auto all'apertura dell'autonoleggio.
Dopo aver fatto colazione, prendiamo un taxi che ci lascia davanti all'ufficio della Hertz. Troviamo una gentile impiegata che quando scopre la nostra nazionalità, sfoggia il suo italiano visto che è di origini rumene e ha lavorato per un periodo in Italia. "Purtroppo" la categoria di macchina che abbiamo prenotato (una Ford Focus sw) non è disponibile e allora "ci sacrifichiamo" a prendere una Ford Galaxy 7 posti che per due persone mi sembra più che comoda! Rinunciamo anche ai due posti nel retro per i nostri bagagli. Inoltre ha solo 13 km all'attivo e ancora le x sui finestrini, non aggiungo altro per decenza :-) Prendiamo confidenza con i comandi della macchina e col navigatore, impostiamo la prima località che vogliamo raggiungere e ci rendiamo conto che il Tom Tom ci vuole portare da tutt'altra parte, ci sono infatti più localià con quel nome e bisogna guardare la provincia di appartenenza. Trovata quella giusta, ci mettiamo in moto in una Copenhaghen ancora dormiente, è pure domenica mattina e così usciamo dalla città senza portare con noi un ciclista come ricordo. Questi infatti hanno sempre la precedenza sulle piste ciclabili e quando si svolta a destra, bisogna badare prima a loro e poi ad eventuali pedoni in attraversamento, quindi occhi sempre attenti sullo specchietto retrovisore laterale!
Siamo diretti verso l'isola di Møn, ma decidiamo di fare una deviazione. La guida infatti ci segnala come altrettanto spettacolari le scogliere bianche di Stevns Klint. In particolare il punto migliore suggerito è dalla chiesa Hojelup gamle kirke. C'è un parcheggio dove si può pagare sia in Euro che in corone danesi (tenete sempre tante monetine con voi!). La chiesa è molto carina con la vista sul mare da dietro l'altare, le scogliere in sé sono un po' deludenti.
Puntiamo diritti verso la prossima meta, il castello (slot) di Liselund. Anche per questo non troviamo indicazioni, ma a fortuna lo troviamo dopo un bel giretto nelle campagne. E' carino e anche il parco merita una passeggiata. Qui troviamo il primo banchetto in cui si vendono delle confetture artigianali dove è possibile acquistare i prodotti semplicemente lasciando i soldi nella vaschetta secondo il costo indicato, sulla fiducia. Anche molti contadini usano questo metodo, ne vedremo altri lungo la strada.
L'isola vanta una serie di chiese con affreschi di pregio, come quella di Elmelunde, quella di Kelby e quella di Fanejord che meritano senz'altro una visita. Quindi passiamo per la graziosa cittadina di Stege, prima di recarci presso i siti di Kong Asgers Hoj e quello di Klekkende Hoj, uno è una tomba a tumulo, l'altro un dolmen. E possibile anche entrare all'interno, semmai con l'ausilio di una torcia.
Facciamo una deviazione per Kerteminde, vorremmo infati vedere il Fjord&baelt un tunnel di 50 m sottomarino che consene di ammirare lo spettacolo del fiordo. Ma, ahinoi, è già chiuso. Un limite del Nord è che nonostante d'estate le giornate siano molto lunghe, le aperture dei negozi e dei musei sono spesso concentrato tra le 10 del mattino e le 17 e quindi ciò è un po' limitante; quando programmate l'itinerario, tenetene conto!
Arriviamo al nostro Hotel ad Odense, un paio di chilometri fuori dal centro, il Best Western Knudsens Gaard con le tipiche costruzioni a graticcio che mi fanno impazzire. La nostra camera è però sul retro. Rispetto alla camera dell'hotel a Copenhagen è una reggia, in quanto a grandezza. Decidiamo di andare a cenare in centro e ci facciamo consigliare un ristorante alla reception. Ci indicano il Den Gamle Kro, ci piace tantissimo, siamo all'interno di una di queste tipiche case, arredate in maniera meravigliosa, il cibo è ottimo e come sempre per un antipasto, un piatto principale, un dolcino ed un bicchiere di vino il prezzo pagato è sempre un po' altino. Almeno si mangia bene e ne vale la pena. E il numero 1 su Tripadvisor è più che giustificato! Dopo cena, è tutto deserto in giro, ci ritiriamo in hotel per il meritato riposo.
Fabio
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