giovedì 27 settembre 2012

Ribe, Kolding, Soro ed il ritorno a Copenhagen-Settimo ed ottavo giorno



Nel nostro giro volevamo includere Ribe perché per quanto letto e per le immagini che abbiamo visto in rete, ci sembra molto carina. Allora abbiamo pensato, scendendo da Alborg, di fare una bella deviazione per poi pernottare a Kolding, in avvicinamento a Copenhagen, dove avremo il volo di ritorno l'indomani, nel pomeriggio.
Prima di arrivare a Ribe, facciamo una tappa ad Esbjerg. Dopo un rapido giro in centro, chiediamo informazioni a proposito delle 4 statue di uomini alte 9 metri, che guardano il mare di cui abbiamo letto sulla guida. Una volta ricevuta l'informazione, ci rechiamo sul posto ad ammirarle. Devo dire che sono molto belle oltre che fotogeniche. Assieme a noi, altri turisti si divertono ad immortalarle e a giocare con loro.










Ci trasferiamo quindi nella vicina città di Ribe che subito ci sembra molto carina. C'è da "perdersi" nei vari vicoletti per ammirarne tutti gli angoli. C'è anche un mercatino e non può mancare un giretto anche qui.
C'è una bella torre campanaria adiacente alla chiesa principale e non posso esimermi dalla salita, rivelatasi anche abbastanza faticosa. Sono le 15 e come a mezzogiorno, l'orologio ed il suo meccanismo in unione con le campane, ci regalano una bel motivo musicale. Fino ad ora non li abbiamo ancora mangiati, ma vorremmo provare gli smørrebrød, tipici sandwiches danesi, con una fettina di pane e tanto cibo sopra, un po' una tapas spagnola gigante per intenderci. Ci viene indicato l'unico locale della città che li prepara. A seguire non ci facciamo mancare l'assaggio del waffel al cioccolato cui avevamo resistito finora. Spesso queste rivendite hanno anche i gelati che servono in delizione e croccanti cialde a cono.






























Per l'ultima notte danese abbiamo scelto una residenza speciale ,l'hotel Koldingfjord, a Kolding. Dopo aver preso possesso della camera vista mare (diciamo bosco e mare...) nell'adiacente struttura cui si arriva con apposito ascensore, ci rechiamo in centro per una visita e per la cena. E' quasi tutto chiuso e ciò fa sempre una strana impressione. Ci stiamo quasi arrendendo all'idea di cenare in hotel, quando nell'ultima stradina che stiamo percorrendo prima di tornare al parcheggio troviamo un locale molto caratteristico che subito ci piace molto, ed una volta entrati ancora di più. E' una "bisteccheria", A Hereford Beefstouw, ognuno ha un foglietto sul tavolo sul quale scrive cosa vuole del menu, indicando la tipologia di carne scelta (ogni pezzo è descritto alla perfezione), il peso e la cottura preferita. L'arredo è bellissimo, il cibo anche merita. Usciamo contenti, rientriamo in hotel per qualche foto notturna prima di andare a dormire.


















L'indomani ci svegliamo con questa bella vista rilassante tra il verde circostante ed il mare, ci trasferiamo nell'edificio principale per la colazione. "Finalmente" troviamo anche le mie adorate aringhe, oltre al salmone; non c'è ahimé la Nutella che finora avevo sempre trovato, ma li perdoniamo solo perché c'era una crema spalmabile alle nocciole, fresca.








Lasciamo a malincuore l'hotel dopo qualche foto sul pontile e prendiamo la strada di ritorno per Copenhagen. Abbiamo un po' di tempo a disposizione. Il giorno prima abbiam deciso di fare una deviazione per visitare Soro, definita come la città più carina della Selandia. Merita un giro, ci sono begli edifici, soprattutto nella zona della Klosterkirke. Avendo ancora un po' di tempo, facciamo un giro attorno al lago Tystrup So alla ricerca di due punti di interesse segnalati dalla guida, ma che il tom tom e le indicazioni stradali non ci aiutano a trovare. Alla nostra visita manca solo l'ultimo tassello, la Kirke Fjenneslev, chiesa di forma circolare.









 Non ci resta che percorrere l'ultimo tratto di strada che ci separa dall'aeroporto. Usciamo praticamente all'ultima uscita prima di imboccare il ponte che collega la Danimarca a Malmo in Svezia che ci sarebbe piaciuto visitare. Ma come per altri punti di interesse, abbiamo dovuto fare delle scelte a causa del poco tempo a disposizione. Vorrà dire che abbiamo la scusa per tornarci, no?
La Danimarca probabilmente è stata la meta giusta per le vacanze di quest'anno, poco lontana, con brevi tappe, date le distanze interne non enormi, ottima qualità di vita e ritmi bassi. Quello che ci voleva per riprenderci un po' prima di riattaccare con la vita di tutti i giorni.

Fabio