lunedì 25 marzo 2013

MT challenge di Marzo: la fideuà (classica)

(cliccare sulle foto per ingrandirle)


Amo viaggiare e amo mangiare (bene). E' spesso inevitabile associare un piatto ad un posto specifico. E se mi dite "fideuà" io penso subito a Valencia (ma Barcellona è bellissima, meraviglisa...non mi vorrei giocare la vittoria al secondo rigo di post, sia chiaro^^), e vi spiego perché. Circa 7 anni fa la figlia di nostri amici era a Valencia per perfezionare la lingua e per questo motivo si trattenne un bel po' di tempo e fu così che ci venne l'idea di farle una sorpresa. Prenotammo il nostro bel fine settimana senza dirle niente, facendo in modo anche di trovarci sullo stesso volo al rientro. Una volta arrivati lì, la chiamammo e le facemmo la sorpresa. Durante la nostra permanenza, le gentili persone presso le quali alloggiava, ci portarono in un tipico ristorante dal tetto spiovente alla periferia della città, precisamente nella zona del parco naturale dell'Albufera dove arrivammo in barca dopo un bel giro d'esplorazione. Ovviamente non poteva mancare la paella, ma a tavola ad un certo punto arrivò un'altra padellona con della pasta accompagnata da una salsa, l'aioli. Una volta appurato che la salsa era a base di aglio, ebbi avuto un po' di perplessità, visto che non lo amo particolarmente (a dirla tutta, nonostante questo, mi perseguita. Se fate un sugo o qualsiasi altra cosa con dell'aglio, anche per un reggimento di 300 persone, state certi che arriverà nel mio piatto e lo mangerò, all'ultimo boccone...).
Nonostante ciò però non mi tiro mai indietro all'assaggio. E così prendo un po' di fideuà ed un po' di salsa alioli ed inizio a mangiarla. E qui la grande sorpresa. La salsa è leggerissima e si sposa perfettamente con questo piatto. E mi piace, molto.



Anche se abbiamo avuto modo di fare la paella (ma questa è un'altra storia...), non ci era ancora capitato di rifare la fideuà. E allora potete immaginare la mia gioia quando ho letto che Mai, la vincitrice dell'ultimo MTchallenge, aveva scelto proprio la fideuà come piatto della sfida.
Come prima cosa, decido di fare una sopresa ad Anna Luisa. Le ordino su internet una "paella", senza dirle niente. Ma poi lo verrà a sapere prima del suo arrivo. Non ho resistito, vista anche l'occasione in cui gliel'ho detto. Inoltre (punto di forza avere amici con amici in Spagna^^) riusciamo a procurarci un pacco di "fideus", il formato di pasta che si usa per questa ricetta, una sorta di spaghetti tagliati, leggermente ricurvi.
A quel punto è iniziato tutto lo scervellamento per la realizzazione. Ma viste le regole e volendola fare a base di pesce, ovviamente dovevo anche considerare cosa avrei trovato dal pescivendolo. E così mi reco dal mio rivenditore di fiducia, dò un'occhiata ed inizio ad elebarore la ricetta o meglio, dovrei dire le ricette, in quanto fin dal primo momento ho davanti agli occhi la ricetta che realizzerò, ma prima voglio cimentarmi nell'eleborazione base, quella presentata da Mai, seppure col pescato scelto da me.
Prendo quindi ciò che mi serve sia per il brodo di pesce che per il piatto.
La sera prima di mettermi all'opera, inizio ad anticiparmi, e mi metto con "Santa Pazienza" a preparare la salsa alioli, evitando gli sguardi indiscreti di Anna Luisa, come suggerito da Mai. La stessa diceva che sarebbe salito l'orgoglio alla fine, Anna Luisa mi fa notare che la prima cosa che sale è l'odore di aglio per tutta la cucina. Ho deciso di preparare la versione col tuorlo. Sarà dura, non mancheranno dei momenti difficili :-))), ma alla fine sono soddisfatto, spumosa e liscia.
L'indomani mattina mi metto subito a lavoro (guarda caso è anche il giorno del compleanno di Mai e mi sembra quasi di festeggiarla e di doverla attendere per pranzo tanto è presente durante la preparazione della ricetta). Per prima cosa inizio a preparare il brodo, che richiede un po' più di tempo. Ne faccio abbastanza per tutte e due le preparazioni. Dopo aver tostato la pasta, preparo i vari ingredienti, ovvero gli scampi, i gamberi e i calamari ed il soffritto di pomodoro. Tutto rigorosamente come spiegato nel post super dettagliato (completo di video!) di Mai al quale rimando e mi limito a riepilogare brevemente i passaggi.




Ingredienti per 6 persone (dal blog di Mai)
 
600 gr. di "fideus" (potete farli spezzando degli spaghetti, 2/3 cm)

5 pomodori maturi

1 o 3 spichi d'aglio (a piacere)

350 gr. di calamari

350 di gamberi

6 scampi

1/2 cucchiaino di paprica dolce

un pizzico di pistilli di zafferano

sale olio extra vergine



brodo

1 cipolla media

aqua, sale

pesce di roccia (quello che trovate)

per la salsa alioli
1 spichio d'aglio (ma se vi piace il sapore forte anche 3)

olió extra vergine (quanto basta per legare la salsa sui 100 ml)

sale

il rosso di un uovo (facoltativo)

Preparazione

Per il brodo
Mettere i pesci in circa due litri d'acqua fredda assieme alla cipolla divisa in quattro, portare a bollore e cuocere per circa 45 minuti. Filtrare e tenere da parte.

Per la fideuà
Scadare un filo d'olio nella "paella", versare i fideus e farli tostare in maniera omogenea, devono diventarte di un bel colore dorato, leggermente marroncino. Attenzione a non farli tostare troppo.
Aggiungere olio per cuocere gli scampi (da salare alla fine prima di toglierli), quindi i gamberi e i calamari fatti a rondelle. Tenere il tutto in caldo in un contenitore con coperchio. Il pesce cuoce in pochi minuti, aggiungete sempre olio, anche perché servirà per il soffritto.

(dal blog di Mai) Lavare e sbucciare i pomodori. Se li fate sbollentare qualche minuto in acqua bollente è molto più facile, se non avete voglia potete usare il pela patate. Tagliuzzateli piccoli, piccoli. Sbucciare lo spicchio/spicchi d'aglio, fateli fini fini e soffriggere nell'olio, dopo qualche secondo aggiungerci i pomodori. Aggiungere una punta di zucchero, e più avanti correggere di sale. Se è necessario, (e lo sarà) bagnare con del brodo di pesce. 
Quando il soffritto ha cambiato colore, si è ridotto e addensato, versare lo zafferano pestato nel mortaio e sciolto con un filo di brodo, amalgamare e aggiungere mezzo cucchiaino di paprica dolce. Dopo di che va versato il brodo, il sufficiente a coprire appena appena la pasta quando la andremo a buttare. Dovrete regolarvi a secondo la pentola o padella che avete a disposizione, ma meglio se questa è bassa e larga. 
Quando il brodo comincia a sobbollire buttare la pasta, disporla omogeneamente su tutta la padella. Qui vanno controllati i tempi di cottura della pasta, la mia era 10 minuti, dopo i primi 4 minuti che cuoceva la pasta ci ho aggiunto i calamari e i gamberi, amalgamato e cotto fino ai 6 minuti restanti. Assaggiare se è giusto di sale e adagiare sopra gli scampi.Per la salsa alioli
Si comincia con il mortaio appoggiato sul tavolo, pestando l'aglio 1o 3 spicchi, privi dell'anima e un pizzico di sale. Deve diventare una purea finissima, senza grumi. Dopodichè fate sedere il marito con il mortaio tra le gambe, in una mano il pestello e nell'altro l'oliera. Il preparato si deve girare e girare versando l'olio a filo, o meglio a goccia, sul mortaio ma non direttamente sull'impasto. Vedrete che dopo 15/20 minuti la salsa comincia a legare e a crescere
(Io ho preparato la versione col rosso dell'uovo ed ho usato due spicchi d'aglio privati dell'anima).
Avevo creduto di comprare gli ingredienti per la ricetta che avrebbe preparato Anna Luisa, ma una volta fatta la spesa e preparata la salsa, mi sono trovato come per magia ai fornelli e non mi sono staccato più, anche se Anna Luisa mi ha dato una mano nella preparazione dei vari ingredienti.

A presto con la seconda e personalizzata versione.

Fabio

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