martedì 5 marzo 2013

Quinto quarto (R)evolution: tagliatelle con fegatini e arancia



Amo cucinare. Quest'affermazione sembra ribadire un qualcosa assolutamente di scontato per una food-blogger, ma, se ciò è vero per coloro che pubblicano quotidianamente o quasi le foto e le ricette dei manicaretti preparti con le loro mani, nel modo reale purtroppo questo amore sta venendo sempre meno.
A malincuore vedo sempre più spesso persone acquistare dei piatti pronti, a volte surgelati, che saranno pronti in pochi minuti, altre volte giusto da riscaldare, senza alcuna voglia di cucinare qualcosa per i propri cari.
La mia è una cucina fatta con il cuore e fortunatamente mi accorgo che i miei familiari ed i miei amici, quando provano un piatto preparato da me, avvertono tutto l'amore con cui l'ho realizzato.
Mi rendo conto che ognuno di noi ha una sua passione ed un suo hobby e che per molti sembrerà una follia che io passi i miei week-end liberi a spadellare o a preparare una bella torta, ma mi piacerebbe fare capire a tutti la gioia che si prova prima nell'immaginare come sarà il piatto che si sta preparando, poi nel vederlo nascere, opera delle vostre mani, magari con qualche modifica in base al gusto personale, ed alla fine servirlo ai conviviali con tutto l'amore di cui si è capaci.
Sia ben chiaro che la mia non vuole essere una critica rivolta a tutti coloro che non trovano proprio il tempo per cucinare, ma, in un mondo in cui si dimostra sempre meno l'affetto che si prova verso le persone che ci circondano, servire loro un piatto fatto con amore è un bellissimo metodo per esternare i propri sentimenti. Non deve essere per forza un piatto elaborato, ma semplicemente preparato con affetto.
Nel mondo virtuale ho avuto modo di conoscere tante persone e, con alcune di esse è nata una bellissima amicizia che ci lega nonostante i chilometri che ci dividono. Purtroppo non è possibile incontrarsi spesso, ma la nostra amicizia è salda. Ammetto che vorrei cucinare per loro, ma a causa della distanza, ciò non è possibile...almeno nella realtà. Nella blogosfera invece, mi fa piacere preparare qualcosa che potrebbero gradire. Oggi il piatto che ho cucinato è per Sabrina e Cristina. Sono entrambe mie care amiche, ed hanno organizzato insieme un contest decisamente originale, Quinto quarto (R)evolution, dedicato alle parti meno pregiate di ovini, suini, bovini & co.. Ammetto che è un campo in cui mi sono destreggiata raramente e, trovare una ricetta che mi ispirasse non è stato per nulla facile.
A casa mia oltre al fegato alla veneziana, che ho sempre amato, qualche volta mia zia cucinava il cervello fritto, ma non andava incontro al mio gusto. Amo molto però il patè di fegatini di pollo dei crostini toscani, ed è proprio per questa ragione che, colpita da una ricetta di Sale&pepe, ho deciso di prepararla per contest, modificandola leggermente.

La ricetta originale prevedeva della pasta alla chitarra che io ho sostituito con delle tagliatelle all'uovo fatte da me. Mentre per la presentazione la mezza arancia con la buccia rigata mi è sembrata adatta a trasformarsi in una ciotolina per questo primo.


Tagliatelle con ragù di fegatini e arancia:
3 uova
300 g di farina
200 g di fegatini di pollo
2 dl di brodo vegetale
1 arancia non trattata
1/2 bicchierino di Cognac
1 scalogno
1 rametto di salvia
30 g di burro
sale
pepe
2 arance da usare come ciotoline

Disporre la farina a fontana, rompervi le uova al centro ed impastare, prima con una  forchetta e poi a mano, fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Lasciarlo riposare per almeno un'ora, quindi riprenderlo e stenderlo in una sfoglia sottile. Arrotolare la sfoglia su se stessa e tagliare, ottenendo delle tagliatelle che lascerete asciugare.
Sbucciare lo scalogno e tritarlo finemente. Lavare l'arancia e grattugiare metà della scorza con un rigalimoni. Spremere il succo e tenerlo da parte.
Tagliare a metà le due arance che ci serviranno per la presentazione e scavarle, lasciando solo la buccia esterna.
Sciogliere il burro in una casseruola, unire il trito di scalogno ed un mestolino di brodo. Quando il brodo sarà evaporato, unire i fegatini, rosolarli su fiamma vivace, bagnare con il Cognac e fiammeggiare.

Unire il succo e la scorza dell'arancia, salare e cuocere i fegatini per 5-6 minuti. Scolarli dal fondo di cottura e tritarli finemente. Unirli nuovamente al contenuto della casseruola, versare il brodo rimasto e continuare la cottura del ragù per 5 minuti. Regolare di sale e pepare. Lessare la pasta al dente lasciandola umida, condirla con il ragù di fegatini e servirla nelle ciotoline fatta con le arance.



Con questa ricetta per Sabrina e Cristina, partecipo al loro contest "Quinto quarto (R)evolution"


Anna Luisa



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