martedì 17 aprile 2012

America's cup a Napoli



Spesso sul blog mi trovo a parlare dei luoghi lontani che visitiamo, ciò non significa che non ami la mia terra ed in particolare la mia città, Napoli. Anzi, appena ne ho la possibilità, mi piace farla vedere agli altri con gli occhi con cui la guardo e la vedo io, al di là dei preconcetti e delle leggende metropolitane che finiscono per rivelarsi inevitabilmente non veritiere. Proprio perché ho avuto la possibilità di girare tante città, mi ritengo fortunato di essere nato e di avere vissuto per tanti anni in quella che io considero senza ombra di dubbio una delle città più belle al mondo, anche se le ragioni del cuore mi portano a dire la più bella. Napoli è ricca di tesori visibili o nascosti ai più, è ricca di tradizioni, di storie, di monumenti, di cultura e anche di bellezze naturalistiche e paesaggistiche.
Io sono anche uno sportivo e seguo la maggior parte degli sport con interesse, anche quelli considerati dai più secondari, come per esempio la vela. La massima espressione di questo sport, quella che gli ha dato anche maggiore visibilità e popolarità è sicuramente l'America's cup, ormai strettamente legata ad uno sponsor che non ha bisogno di presentazione. Ricordo che da piccolo seguivo in tv le regate di Azzurra, poi, un po' più grandicello, ero attaccato al televisore fino a tardi a seguire le imprese del Moro di Venezia, ed infine recentemente mi sono appassionato alle regate di Luna rossa in quel di Valencia. Ho avuto anche la fortuna successivamente di visitare la zona del porto in cui si svolsero queste ultime regate e di assaporare un po' il clima che si respirava nel villaggio in quei giorni e pensavo sempre alla cornice unica che avrebbe potuto dare meritatatemente la mia città. Poi fu scelta Trapani come sede di alcune gare e quasi avevo perso le speranza che Napoli potesse mai ospitare le fasi finali di questa prestigiosa coppa.
Quasi il destino che si faceva beffa, l'estate scorsa in Portogallo ci trovammo a passare per Cascais, sede di una delle tappe dell'ultima coppa in corso mentre si stava allestendo il villaggio e si montavano i capannoni e le imbarcazioni per le regate che si sarebbero tenute da lì a pochi giorni. Facemmo colazione al bar con alcuni membri dei team partecipanti. E ancora una volta mi domandavo perché a Napoli no e quasi mi rispondevo, peggio per loro.
Poi all'improvviso partono le trattative e la candidatura di Napoli ad ospitare una tappa di queste regate prende sempre più consistenza fino a diventare realtà.
E così partono i lavori frenetici di adeguamento delle banchine del molo, la costruzione del villaggio, la sistemazione di alcune strade cittadine e la creazione di una grossa area a traffico limitato che creerà qualche disagio ed inevitabili polemiche da parte di qualcuno, la minoranza per fortuna, quella che alla fine, visto il successo della manifestazione, si dovrà ricredere. Ma io sono strafavorevole ai mezzi pubblici e al camminare a piedi, quindi ben vengano le zone a traffico limitato. Già nei giorni precedenti le regate, trovandomi in zona, mi ero affacciato per curiosare. Poi finalmente iniziano i veri allenamenti in vista della gara e la voglia di andare lì a vedere le imbarcazioni dal vivo cresce sempre di più. I primi giorni sono proprio Pasqua e pasquetta e quindi è stato impossibile per me muovermi, ma il martedì, approfittando del bel tempo e del fatto che sarebbe stato l'unico giorno per me in cui sarei potuto andare ad assistere, mi ci sono precipitato.
Già arrivando verso il lungomare l'entusiasmo cresceva sempre di più. Non vi dico l'emozione quando da lontano ho potuto vedere alcune vele in acqua. Emozione come quella di un bambino felice. Così ho preso la macchina fotografica e ho cercato di immortalare questi bolidi dell'acqua tra le domande curiose di chi mi stava vicino e non conosceva bene le regole di questa tipologia di gare o semplicemente i giorni di svolgimento delle gare stesse. Le più cercate erano le imbarcazioni di Prada, che però hanno fatto allenamento parecchio a largo, mentre altre imbarcazioni hanno dato spettacolo anche a pochi metri dalla riva. Mi è dispiaciuto non poter assistere alle gare vere e proprie, semmai anche da mare, ma sono contento che questo mio piccolo sogno si sia realizzato. La cornice della città e l'entusiasmo dei cittadini hanno sicuramente dato un qualcosa di più a questa manifestazione che già di suo è prestigiosa ma che a Napoli ha acquistato ancora più valore.Vedere sfrecciare questi bolidi tra Castel dell'ovo e Posillipo è stato uno spettacolo unico!
Inutile dire che la vittoria del team Prada piranha nella mia città mi ha fatto estremamente felice.
Termino questo mio racconto con alcune delle mie fotografie.


















Ricordo che le fotografie sono di mia esclusiva proprietà, che ne è vietata la riproduzione, la commercializzazione e l'utilizzo senza menzione dei dititti d'autore. Eventualmente potete contattarmi all'indirizzo e-mail del blog.

Fabio










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