Essendo ospiti della Quinta, abbiamo la possibilità di visitare i suoi giardini e le fontane. E così, visto che non ci siamo riusciti ieri, lo facciamo subito dopo la colazione. In realtà non sono niente di imperdibile, tutto è lasciato crescere in maniera piuttosto spontanea, quasi in stato di abbandono. Ci sono dei begli alberi secolari, ma poco più. Vorrei andare a vedere le dunas de Sao Jacinto, vicino ad Aveiro e quindi ci dirigiamo lì.
Strada facendo però ci fermiamo a Torreira, attirati dal suo bel porticciolo, dove ci sono i pescatori che sistemano le reti a bordo delle proprie colorate imbarcazioni. Su ognuna di queste ci sono delle statuine religiose a prua e frasi di preghiere. Bellissimo nonostante il tempo un po' grigio. Proseguiamo poi fino alla spiaggia con le dune, completamente deserta.
Lasciamo questo lembo di terra in mezzo al mare per dirigerci verso Porto dove arriviamo nel primo pomeriggio e ci sistemiamo presso il nostro hotel, lo Sheraton, un po' fuori dal centro, ma con un ottimo rapporto qualità/prezzo e la metro a pochi minuti a piedi che in un niente ci porta al centro. Così lasciata l'auto nel garage (purtroppo avendo la macchina con noi abbiamo sempre dovuto scegliere strutture col garage) e i bagagli in camera, subito andiamo a prendere il treno per il centro. Fate attenzione quando fate i biglietti. Ogni acquisto è per una sola persona, quindi se comprate due biglietti, ve li ritrovate entrambi sulla stessa scheda e siete in difetto anche se l'avete avvicinata due volte alla macchinetta, il biglietto è strettamente personale. In pochi minuti iniziamo a prendere confidenza con la città. Come prima cosa compriamo la Porto card con la quale possiamo entrare gratuitamente in diverse attrazioni, avere sconti per altre e due biglietti giornalieri per la metro.
Iniziamo la nostra visita dalla bellissima Cattedrale (il punto informazioni che vende le card è proprio lì di fianco). La chiesa de los grillos purtroppo è in fase di restauro. Ma subito ci rendiamo conto che a Porto ci sono dei monumenti di straordinaria bellezza! Da qui si gode anche una bellissima vista sulla città caratterizzata dalle case dalle facciate decisamente decadenti.
Ci rechiamo così alla Chiesa dos Congregados, con la sua altissima torre campanaria. Gli scalini da fare sono tantissimi, l'ultima parte è "a senso unico alternato" e anche un po' claustrofobica, ma quando si arriva su, si gode del panorama a 360°, anche se non è il massimo salire su alcuni cubi di cemento per sporgersi al di sopra del parapetto per vedere qualcosa. Ci rendiamo conto che il Mercado do Bolhao era proprio a due passi dalla omonima fermata dove eravamo scesi e ci torniamo per visitarlo (proprio all'uscita della metro c'è una chiesa rivestita interamente di azulejos che è un gioiello...).
Scendendo davanti alla stazione ferroviaria de Sao Bento (al cui interno anche si possono ammirare azulejos di notevole fattura) giungiamo alla sommità del ponte Dom Luis, attraversando il quale si arriva a Vila nova de Gaia dall'altra parte del fiume Douro e dove arriva anche la funivia che porta nella parte bassa. Ci incamminiamo liberamente per il centro e passeggiamo finché non inizia a cadere qualche gocciolina di pioggia dal cielo e allora decidiamo di entrare in quello che definiamo "il peggior bar di Caracas". In realtà si tratta di una locanda molto tipica alle spalle di Aliados che cucina piatti locali. Le porzioni sono davvero enormi e tutto è buonissimo. Quando usciamo ha anche già smesso di piovigginare, facciamo due passi e poi prendiamo un taxi per tornare in hotel.
(giorno dopo)
Già dalla finestra della camera avevamo notato che c'era un po' di nebbia. Usciamo a fare colazione in un bar nei pressi dell'hotel, e dopo esserci rifocillati coi pasteis de nata (ma quanti ne abbiamo mangiati durante tutto il viaggio???), proseguiamo per il quartiere di Boavista fino a giungere al Palacio da Musica che ammiriamo dal'esterno nella sua forma originale resa ancora più accattivante dalla nebbia. Qui vicino c'è una fermata della metro e l'andiamo a prendere.
Scendiamo a Trinidade e ne approfittiamo per visitare la Chiesa che il giorno prima abbiamo trovato chiusa perché arrivati troppo tardi. Da lì cerchiamo la Igreja de Sao Francisco. Di fronte c'è un ex convento non visitable convertito in teatro.
Cerchiamo di andare a visitare il Museu National Soares dos reis, ma dopo una lunga passeggiata scopriamo che è chiuso anche di martedì mattina. Purtroppo non riusciremo a tornarci.
Per strada incontriamo anche le caratteristiche signore che vendono il pesce per strada trasportandolo in contenitori posti al di sopra del capo e dando una voce per invogliare gli acquirenti a comprare. Passiamo per la zona del Palacio da Bolsa che ospita un museo. Qui in piazza c'è anche un bel mercato rosso ormai abbandonato e riconvertito ad altre attività.
Arriviamo così nella zona della Ribeira dove prendiamo informazioni sulle crociere fluviali. Prenotiamo la nostra visita con l'imbarcazione delle cantine Ferreira che include anche la degustazione alle cantine. Ammirando le case della Ribeira, attraversiamo il bellissimo ponte Dom Luis per giungere dall'altra parte, ovvero a Vila Nova de Gaia, sede storica delle cantine del famoso vino Porto, vera star della città. Tutte le cantine organizzano visite guidate alle "cavas" e hanno una propria imbarcazione con la quale portano i turisti a fare la crociera dei 6 ponti sul fiume.
Ne approfittiamo per prenotare la nostra visita guidata in italiano presso l'azienda Càlem, nel frattempo passeggiamo sul lungofiume ammirando la città di Porto e godendoci la bella atmosfera. C'è anche la funivia che arriva qui dalla parte alta del ponte Dom Luis.
Ormai si è fatta ora di pranzo. Tra i vari ristorantini qui prensenti, ci fermiamo a quello di fronte l'azienda Càlem e ci gustiamo ottimi piatti tipi nella tranquillità di questo paesaggio e ovviamente un po' di vino Porto.
Decidiamo però di tornare a Porto per visitare altre cose. Prima di tutto la bellissima chiesa che si trova di fronte all'uscita Bolhao della metropolitana, il Castelo dos almas o di santa Caterina che il giorno precedente abbiamo solo potuto ammirare dall'esterno, tutto ricoperto di azulejos. Facciamo anche una sosta per una bibita presso lo storico caffé Majestic che è proprio nelle vicinanze. Da qui andiamo verso la parte alta del ponte Dom Luis e lo attraversiamo per scattare qualche foto dall'alto.
La luce purtroppo non è ottimale e così riscendiamo verso la Ribeira, riattriversiamo il ponte e siamo di nuovo a Vila Nova per goderci il tramonto. Visto che è tardi e c'è poca gente per strada, dall'altra parte del ponte prendiamo un taxi.
Parola del giorno
Vinho: oltre ai classici bianco e rosso e allo straordinario vino Porto, dolce e buonissimo, in Portogallo c'è un'altra tipologia di vino definito verde che è bianco e giovane e si beve facilmente. Spesso anche se si chiede il binaco, portano il verde al ristorante.
bellissime foto, per adesso ho guardato quelle, poi con calma leggero' il tuo racconto perchè il Portogallo mi incuriosisce molto.
RispondiEliminaBuona giornata
duebiondeincucina.blogspot.com
a Porto non sapete quante bottiglie di vino ho comprato!!
RispondiEliminami sono svenato! :)
che bel reportage, complimenti! il Portogallo è sempre nei miei sogni di viaggio....Un abbraccio e buona serata...
RispondiEliminaragazzi viaggiare coin le vostre foto e i vostri racconti è sempre bellissimo...grazie, bacioni, Flavia
RispondiElimina@due bionde in cucina: il Portogallo è molto vario ed il racconto è da leggere tutto!
RispondiElimina@Gio: anche noi non abbiamo resistito e ce ne siamo fatte spedire un po'...per i momenti di nostalgia!
@Chiara: allora spero ti possa essere utile per un tuo futuro viaggio.
@Eli/Fla: sei sempre carinissima. Io aspetto quello tuo di persona però!
Fabio
sto organizzando il viaggio, grazie ai vostri preziosissimi consigli!!
RispondiEliminachiara
Che piacere! Se ti servono altre info, scrivi anche al nostro indirizzo mail ;)
RispondiEliminaFabio