venerdì 24 settembre 2010

Islanda, tredicesimo e quattordicesimo giorno: Laki e Landmannalaugar



Il programma di oggi prevede di visitare la zona del vulcano Laki. Le sue eruzioni sono ricordate come le peggiori catastrofi di origine vulcanica della storia dell'umanità. Per evitare che i fiumi troppo grossi ci impediscano di arrivare alla nostra meta, optiamo per un'escursione organizzata utilizzando gli appositi pullman della Reykjavik excursions. Visto che pernotteremo a Kirkjubaejarklaustur (non provate a pronunciare il nome di questo minuscolo villaggio che per noi è diventato da subito Kirk), ottima base per esplorare sia il Laki che il Landmannalaugar, anzichè prendere il pulmann da Skaftafell, ci rechiamo a Kirk, dove è prevista una fermata.
La prima sosta la faremo presso una zona dove si è creato un canyon scavato dal fiume, il Fjadràglijufur, fenomeno di questo tipo unico al mondo.



La seconda sosta è una piccola sorpresa, una "bella cascata". E' questo infatti il significato del nome di questo bel salto d'acqua, Fagrifoss.



Dopo un lungo cammino su una strada piuttosto dissestata, attraverso chilometri di paesaggio lavico e piccoli guadi (probabilmente non avremmo avuto difficoltà anche con la nostra auto) arriviamo all'area parcheggio.
Da qui abbiamo la possibilità di fare due itinerari nel giro di un paio d'ore: quello rosso, fin in in cima al Laki, il secondo, quello blu, attorno ad un piccolo cratere. La salita è a tratti molto ripida. Quando ci fermiamo per una sosta e per fare una foto (in realtà è solo una scusa per riprendere fiato) il paesaggio ci appare di volta in volta più increbile. Una distesa immensa di crateri e di lava. Il pulmann e le macchine al parcheggio sembrano piccoli puntini. In lontananza si vedeno anche due belle caldere dall'acqua azzurra.







Ripreso il pulmann, facciamo un altro itinerario di un'ora circa attraverso un'altra interessante area lavica. Sulla strada incontriamo un altro bel laghetto.





 Ripercorriamo i 50 chilometri e ci sistemiamo presso i nostri cottages, ceneremo al vicino ristorante della struttura.


Confortati dal basso livello dell'acqua dei fiumi, l'indomani partiamo presto per percorrere un'altra zona interna, quella del Landmannalaugar, seconda area geotermica d'Islanda. Imbocchiamo la F208, la famosa pista di Fjallabak. Subito incontriamo una bella chiesetta.



 Il paesaggio dorato solcato dalla striscia nera della strada è spettacolare.







Affrontiamo, divertendoci, dei piccoli guadi. Inevitabile la foto ricordo.






(foto di Barbara)

 La temperatura esterna è piuttosto bassa. Quando la macchina segnala il pericolo di ghiaccio sulla strada, ci rendiamo conto che siamo a 3 gradi, e la pioggerella che ci accompagna è un leggero nevischio. Arriviamo così al campo dove chiediamo informazione sui diversi sentieri percorribili. Ce ne sono un'infinità. Bisognerebbe trascorre qui diversi giorni. Optiamo per un percorso circolare che parte da quello rosso, prosegue lungo il verde, per passare dal bianco prima di finire sul rosso e di tornare al punto di partenza. Iniziato il cammino, la pioggerella ci lascia e spunta un raggio di Sole. Subito ci rendiamo conto di essere in un posto unico al mondo. A circondare un ampio altipiano una catena montuosa di riolite colorata che sembra disegnata per quanto bella.









 Salendo lungo il fianco della montagna, incontriamo fumarole attive e depositi di zolfo.



Da qui prendiamo la deviazione per il sentiero verde, verso la cima del monte Brennisteinsalda (cresta delle rocce ardenti).







Per me questa sarà l'eperienza forse più bella di tutto il viaggio, il paesaggio più spettacolare che abbia mai visto in vita mia. Ci giriamo a 360° circondati da questo incredibile paesaggio tra lava, montagne colorate, laghetti azzurri, fiumi. Il paesaggio è talmente bello da lasciare senza parole. In cima c'è molto freddo, un vento fortissimo, ma qui non sarei mai andato via. Un ricordo indelebile.







 Torniamo al campo. Qui c'è una sorgente naturale di acqua calda dove i più temerari fanno il bagno.





Percorriamo il resto della pista fino ad immetterci sulla 26 ed arrivare ad Hella dove ci sistemiamo ai cottages prenotati. Ceneremo all'annesso ristorante.



Fabio

5 commenti:

  1. foto da sogno...lo so mi ripeto ma con queste immagini mi lasciate senza fiato!un abbraccio

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  2. che terra indomabile!!!
    il mio sogno,per ora posticipato :)

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  3. L'Islanda ci ha stregati ogni giorno con le sue meraviglie!
    Fabio

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  4. Oddio che ricordiii! Noi abbiamo campeggiato a Landmannalaugar, e abbiamo fatto il bagno nella pozza! Vi lascio solo immaginare la notte in tenda con i capelli bagnati perché nel campeggio non c'erano asciugacapelli e 0° esterni. La notte più traumatica ma più meravigliosa della mia vita! Avevamo l'attrezzatura per fare il trekking del Laugavegur ma per un dolore al ginocchio (mio) abbiamo dovuto desistere. E' un buon motivo per tornare ancora :)

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  5. Che meraviglia il Landmannalaugar. Sarebbe stato fantastico trascorrere una notte lì. I paesaggi più incredibili mai visti!
    Fabio

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